improvviso vento di compagnia racconta
che delle tante spade tolte in roccia tu ne sai
di merito non senti dar te stessa però compiaciuta
cucito indosso dover nel solo dare non rifiuti
poiché del tuo segreto raro sta incontro
come un rubato cuore sparito in libertà
simbolo del Dí in cui l’uomo perdette senno un po’
così di cemento fiore rinata vale l’ogni suo
da ciascuna tomba hai svegliato l’urlo di vita accisa
che parti di codesto sentiero mai tardi scovar
laddove infinito giunge l’eterno orizzonte musica è
nel tributo sentito petto rumoreggia sentimento
non le temere quelle facce voce mai sia l’infamia
giacché nessun male ora scolpirti più potrà
nel profondo di lagrima anima in preziosità ne ode
tocco di un destino questo raro bendetto
al capito non spiega colpa nè virtù al nesso
ma negli abissi d’unicità lei sta tener radici altrui
sicchè di tutte le sfumature esistite all’opera occhio
permesso ti siano vedute mille altre di mezzo
e l’oltre di paradiso in terra odora tuo seno
come un sudore d’amore poggiato in prato
allorché sai davvero quanto valga esser amato