Piacere a tutti e rieccomi qua! 

Con pagine d’aria nuova, pura e fresca; con ancor piu’ enfasi, ancor piu’ motivazioni ed esperienze, ancor piu’ parole da mettere su carta, piu’ idee, vedute, forme, mai prima come ora. Sempre se mi concedete l’onore del medesimo esclamato. 

Ci tengo notare quale valore aggiunto riscoperto, il mio patrimonio poetico, infatti scrivo poesie come fosse il mio un fiume in piena, senza fine, dopo anni di stasi si puo’ dire. 

Mi sento pronta ad affrontare la mia storia sfumata e renderla pubblica, a beneficio comune. Lo dico poichè il mio unico scopo è da sempre e sarà in ogni tempo, quello di far del bene, fosse questo anche risvegliato in una singola persona fra tutti i miei lettori e, donare un semplice ma sentito abbraccio per coloro che, di storie ne portano ogni giorno con sè, stretti nel proprio zaino, a peso o meno, talvolta con la dannata vergogna, di chi non possa aver diritto di mostrarla… 

Saremo qua, sul mio sito e di vergogna non ne porteremo alcuna, sia cosa sia, il mio sito vi accoglie tutti di cuore, accoglie le vostre storie, commenti, critiche…lo farà per crescere in un noi comune, in una profonda voce di popolo, che ha diritto di essere ascoltata, esternata, elaborata… 

Insieme con me, porteremo alla dolce nanna sofferenze, racconti, parole, ricordi, immagini che difficilmente soli, possono andar digerite, provate a fidarvi, perchè non offro enciclopedie di saggezza, ma sfumature d’amore e vedute, possibilmente neutrali e universali. 

Apro le danze. 

Dopo aver ben ricoperto le mie vergogne e sconfitte, a passo lento ed in qualche modo sicura, nell’insicurezza totale, mi faccio avanti in una mia presentazione generale, che tento di rendere sincera ed accativante…Ci caschi chi puo’!!! 

Irene; “pace” o “colei che porta pace” radice Greca. Mi piace ricordarne la derivazione antica in quanto, ai tempi in cui ne venni a conoscenza, me ne sentii all’istante benedettamente e maledettamente responsabile. La chiamo grazia ricevuta…o nesso d’essere nel mio piccolo, grande mondo. 

Per un soffio di scelta, non fui Samantha. 

Anni anagrafici ne segno 37 pare; se invece chiudo gli occhi interrogadomi a proposito, direi un numero compreso tra 70 e 750 anni. Curioso lo so, almeno per me lo è…ad ogni modo, smentirlo non si puo’ in assoluto e comprenderne l’espressione integrale è da pochi, ma non certo impossibile o peggio d’estinta nozione. Anzi! Righe di profonda umiltà del vero sono nascoste pregiato tesoro in questa mia affermazione, forse qualcuno sa cosa vaneggio. Temi a rigurado ne affrontero’ via dicendo, convinta di incontrare molti umili ed unici esemplari fra noi (come ognuno è anche), d’altronde natura ci proclama in essere, tolte le scientifiche caratteristiche a schema riduttivo se mi si concede. 

Sono mamma di una graziosa, intelligente, vispa, bambina di natura vulcanica. Seppure in nome celestiale, e di soli 5anni. Si chiama Giusy Celeste, ed oltre ad essere il mio stimato orgoglio in persona, ha una luce immensa a dono e cavallo del suo intero perimetro…Sarà perchè ad amarla siamo in tanti, e lei dal suo canto, non è foce ma fonte! 

Preziosa creatura mia, nonostante la triste storia che ci ha obbligate ad una separazione forzata, avvenuta in Marzo, dopo oltre 4 anni di simbiosi rara. Come donnamadre, un duo invincibile, sembrava a chi come me, non crede mai nel male altrui. Vicende di cui vi parlero’ avanti, sicura di 

incontrare altre storie da condividere, altrettanto forti ed anche, benvolute critiche a riguardo. Non è mai tutto giusto o viceversa. 

Una cosa mi pare fondamentale da enunciare in questa presentazione: Non viene ritenuto, scontato o sottomesso nei miei scritti, alcuna colpevolezza o ironia nè satira. Ogni cosa che andro’ pronunciando è priva di malizia se non quella ben in evidenza espressa, non mi sento superiore in alcuna forma o misura, ma nemmeno inferiore… 

Se esiste un nesso che tentero’ di trasmettere sarà quello della parità e giustizia…nella misura che ragionato ci concede; ogni veduta e ben accetta, anzi indispensabile oserei dire. Con questi presupposti mi auguro di incontare le vostre opinioni, storie ed idee. 

D’origine vagabonda/monda, conto tre Nazioni di riferimento nel mio sviluppo di crescita e, molte altre di perlustramento. 

Sono nata infatti, in Germania nel lontano gennaio 1984, qui sostai poco meno di 10 anni, i miei primi di vita. Dopo l’improvvisa mancanza di mia madre, causa un incidente mortale, fui affidata ad una famiglia di sangue corrisposto in Italia, in una provincia Piemontese dove restai per 5 anni in gran parte fortemente sofferti, purtroppo. Altri 3 anni di affidamenti seguirono, annesse qualche annate da indipendente, in quanto raggiunta l’età ufficiale per dichiararlo, altresi’ in zone tra le province Piemontesi. Fra una cosa e l’altra in questi anni nel nord Italia, ebbi la gratificazione di diplomarmi in Ragioneria; periodo accompagnato da anni esplosivi e per niente monotoni o classici, e costernate da amicizie speciali. 

Una di queste speciali amicizie, mi sta rendendo possibile il sito ed il sogno di trasmissione al pubblico in cui leggete il centro dei miei vari confabulati filo-grammaticali… 

Sono infinitamente fiera e grata del fatto che, tra molti sassi e steppaglie, ci sia da nominare come onnipresente nel vero, trinsico senso della parola amico, una persona come lui, piena di umanità e con un affetto sincero ed incondizionato verso me, una tale complessa, seppur decifrabile persona, che d’ogni tempo polemica, reclama, difende, la propria individualità come risorsa e diritto, sapendo ed accettando come quasi unica cosciente del fatto di essere fuori dal coro e volersi confermare tale. Un disastro in persona in pratica, con sete d’amore in sunto. 

Ad ognuno auguro almeno un incontro fortunato come ce l’ho io con lui nella vita, e che se ne faccia dono. Non esisterà distanza nè ostacolo che vi impedirà di capire che siete stati toccati dalla fortuna con una certa persona o esperienza. 

Lo sapete, ammetto, anzi vi svelo di essere una persona al di fuori di molti dei canoni di giudizio usati tra i comuni denominatori, a valor di questa affermazione, cito in giudizio la mia rara (pare diagnosticata tale) forma di bipolarismo!!Evviva la “libertà” del voler essere se stessi… 

In occasione di questo tema e correlati, scrivero’ un mare di notizie riguradanti anni di terapie, trattamenti sanitari obbligatori e facolativi, in diverse nazioni e reparti…fra corsie pausate di tempo e spazio in cui ho conosciuto il vivere da una nuova angolazione, ascoltando ed imparando da esperienze sia dal lato pazienti, che non poco meno dal lato medico…di cui, dopo 23 anni di vissuto in prima persona, da raccontare ne ho modestamente l’infinito, sottonintendo il fatto che raggiungerlo non potro’, ma nemmeno annoiarmi nell’inseguirlo! 

Nel 2018 scrissi un libro, nascosto tra una costola e una o l’altra pagina di cuore da anni ed anni già prima di essere reso materia. Lo si trova su amazon.it sotto la voce libri: “io parlo sola” di Irene Arcorace , link: https://www.amazon.it/dp/B07WSPBQW9/ref=cm_sw_r_wa_api_glt_PHPFF9F97GAH1CZ6Z6XZ.

Il successo è un altra cosa diciamo, ma non mollo, se lo avessi fatto per vincere, calare le vette dal nulla, diventare guru dell’io, avrei cominciato con un fallimento che probabilmente mi sarebbe costato autostima, pazienza, e virtu’…cose che non sono disposta a mettere in vendita nè in vanto. Sia cio’ che deve. 

Per finire, vivo attualmente in Svizzera, da 14 anni in totale. Dal 2013 mi venne riconosciuta una rendita totalitaria (100%) di invalidità psichica. Non mi è concesso alcun genere di attività lavorativa, lucrativa o didattica al di fuori dei limiti consentiti, ed udite udite: Non sono Mai stata sottoposta a perizia psichiatrica diretta di organi preposti, ne soggetta a revisione attuale da ben tutti gli anni in cui godo di una cospiqua rendita da invalida civile. Diagnosi scritte per cio’ che io posso sapere in merito. 

Di questo anche ed ovviamente approfondiro’ ben volentieri, e vi annuncio in anteprima di essere in procinto, contro parere medico di riavvicinarmi al mercato del lavoro e studio, poichè sono sazia di essere neutralizzata da una società che tenta di tenere, seppur sfruttando, muta e nascosta, il dominio e patrimonio di talune persone di rare arti, espressioni e gesta. 

Lo reclamo ed urlo, mi sto lentamente, a passo sincero e fermo, riconquistando il diritto di Essere. Con cio’: a vincere e perdere, a guadagno e pegno, a fatica e conquista…a logica o irrazionale…in ogni caso a pieno titolo e persona attiva del sistema sociale. 

Stufa di uno sfruttamento passivo e anonimo, reso lecito dal sistema, mediante semplice digiture burocratiche. 

Nel mio cammin di vita, l’unica salvezza incontrata, fu quella di conoscervi. Sconosciuti di ogni genere, storia, colore, gesta e razza. Non mi sento di appartenere alcun ruolo o forma, se non quella del genere feminile ed onoraria del ruolo di madre. 

Con un destino a me dato senza possibilità di scelta, come ben ognuno di noi potrà affermare del proprio. Se parlo delle mie intime pagine di vissuto, raccolgo pena e lacrime negli occhi altrui…fu per questo che iniziai la tattica del “rompighiaccio” perchè almeno, se faceva dolore essere ascoltata, fa del bene ascoltarvi e rincuorarvi avendo conosciuto le storie piu’ varie di ognuno di noi in prima persona…e avendo sempre una riga di modo a riguardo da lasciare in dono, il mio dono è il volontario e trasparente dare. 

Ora sono una sagoma vivente, giro strade e realtà come se nulla mi sia segreto e seppur fragile con un’anima estremamente sensibile, al mio passaggio aria di fresco e profumo di campo so di deporre grata della responsabilità concessa. Volente o meno, compresa o meno…ognuno il proprio disegno questo il mio…e mi par gradito per la maggiore. 

Percio’ continuo a farlo con tutto il cuore, augurandomi di raggiungere il piu cuori possibili e scioglierne i piu nodi e dolori nascosti. 

Continuate a leggermi e non esistate ad interagire, ci saro’ per tutti con grande senso di responsabilità ed affetto.