Poesia

D’innocuo nullo

D’esser levato piede non demordo

che di vincita non mi regala la vita

il solo muover dei miei passi

sposta monti, mari e sassi

un urlo piano dal di fuori implode uguale

cuore stanco del terreno combatter materia

veste nudo ogni sua nuova forza ancora

dal respiro sopravvive e batte sentiero decisa

ombre che di tatto approda in vero

d’innocuo nullo sapor trinso ne porta

il mio portarne peso d’una tregua aspira

che di occhi poserei riposo su d’un dipinto

e mani in tasche vuote non ne sanno

quel poco di calma a me sí cara

lascia duro ogni suo passaggio timido in me inciso

ma del breve ne ho intravisto infinito

cosicché combattere non mi è battaglia

solo un altro sole dietro la prossima montagna

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