Poesia

Memorie di nuove radici

Sopraggiunta si viene la scena d’un certo unito volere l’infrenabile momento,

Dal sogno fanciullo rotto nel prestare gratuito dono al peso di perdite scolpite in occhi tagliati d’un sorridere l’amaro abuso d’evitabile proteggersi dovuto ed immobile taciuto…

Di questa gloria non si farà prezzo nè grazia di misura alcuna e mai più.

Una voce d’estroso euforico e folle pervenire se ne andò in scelta fato d’enorme impegno seppur d’un cielo al sostenere,

Ahimè d’infante terrore non le si concesse ora di giustizia di più veloce compreso…

Giacchè d’atteso spendere salto d’ostacolo quotidiano nella forma il senso si venne logorato un lasso d’imperdonabili perdite a se.

Così di silenzioso fare venne in chino capo un nome d’invisibile buon rumore d’oltre anima in messia,

se solo di tal remoto bagaglio si volesse creduto diffuso un offerto vivere accolto d’unico suo leale incanto…

Nell’unione se colpata d’erro servisse di pena un conto nel mio solo core sarà spenta parola e libertà d’eterno.

Figli d’ogni spazio d’universale volere in tremanti lagrime di violentata innocente coscienza stanca,

se ne vuol di contributo d’amor priore a capo d’ogni possedute qualità l’esercito fra le memorie di nuove radici quel atteso passo di novello nascere…

Che d’acceso batter petto non venga mai più di spento fumo l’occhi l’unico vero crescere l’essenza,

Con un futuro in volo d’ali dorate la tenuta si protegga di vicenda bisognosa via di nessun sangue più omertosa macchia,

che neppure alcun esistere venga di superiori maniere però ancora voglia di toccare magia…

Perché del segreto in peccaminoso impegno non resterà dopo ella più prova o scia nè salvezza d’ignorato soluto fra le righe d’ogni altra musica e poesia.

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