Poesia

Lacci di fato

Memorie volano la mente d’un domani certo,

s’eran fatte perdute occasioni dal vivere d’abituale…

Eppure non si fece vinto corpo di deciso desiderio..

Così di lacci di fato rinacque far stella nova di core,

che il sol pensar di perso non si diede vinta mai…

Cresciuto d’una profonda natura d’in sopra passi.

Seppe di remoto provenire un tale celebro dire,

alla luce d’ogni novella occasione non si vide vita la sua…

Poiché dal terzo esternare l’osservato dimenticó d’ella.

Stesso un cammino s’illuminó di giorno in albe,

forte come un vento tenuto lontano di morte…

Anche la terra si mosse in suo sguardo quell’altare.

Mani di cucita strada le s’aprono in labbra di lume,

d’un vero ch’or sapora melodico perfin in grato altrui…

Giacchè d’in sua ira tempo passare se ne diede in colpe.

Allora in braccia di caldo amore va presenziando una via,

d’un tal momento che l’ogni si vuole realtá…

Sicchè all’esistenza si negó il priore per l’ognuna libertà.

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