Poesia

L’ira voler distrutta

Malcontenta voce urlo rotta in esulto reale,

nascosta però fan sequenze fra l’assente l’ora…

Di turbato perdere del tempo pur s’arrende.

Poi in l’oravanti d’ira voler distrutta s’immortala pugno,

meta via di poco conscio pegno esigio…

cosicché ben china spalle alza testa più là.

Nel suo periodico competere urtò vicina,

s’assegnò visi malinconia di nudi esisteri…

D’immensopoi nota forme ed imprime,

a carta poste sogni d’una accorta penna,

Allora del suo facettare vaga polari medie di responsabile meno estroso rovescio…

L’ enuncio che si vuol perdono l’infinito solo in grame taglio d’unione brillo di puro…

Cucita da pungente cura piange mira regno statutae in tarduto taccio ch’or lasci degno.

Peccare divin ser prepondo patron guerra,

incivil approccio sussegue lampo d’uman presteso, saggezza proprio il suo fior pori…

Poiché d’onorats causa cadde d’onorarne materia in lima superficie…

Che triste ancor essenza nutre d’altri esistere , visionaria umanità d’abbondio.

Un triste abuso senza visto elogia attacco, deluso campo s’adegua terra in ci

Poiché d’onorata mi causa altrove n’ombra,

Forse l’udire d’un postem lagrime umanità…

cui t’importa di non sprecar più goccia…

Dolente seppur di colmo coraggio in priori si destreggia cori di fatto.

Neppur la stella di pianto urlò in suon eco,

sicché del pian compresi da veglia credo…

D’ognuna manera, sia Gloria in giudizio vero e, l’universo reso d’unito condiviso, al prior sempre sottointeso.

Cucir renda pungente meno dorma noi zusammen das wäre Geschenk auso alles gute

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