D’un profondo sogno ad una lacrima dalla realtà
Seduta li’ al fianco d’una coscienza ferita
al sentito tradita si fa voce la mente
sanguinario prende forma ancora scenografia
che di poco cuore al grido il suo potere
non resti D’inerme peso la volta ora
d’una vitosa contrarietà di giudizio spenta guerre
al cessato d’ogni lottare viga pace via
di sola possibilità a restar v’è tale
sicchè di forza ne chiede gustizia
ad onor di casuse sola si presta la gloria
che di sfuggito passo rinnega il real veduto
l’azion di male ne scriva fine al vaglio dentro noi
con l’orizzonte che fra limite e distruzione sta
d’altro lato in vista suona amor reclamato in puro
custodite a possesso ne vinca la buona qualità
l’equilibrio sia libero d’ognuno accesso o prestato
nessun si faccia piu’ re che padron esistito si nega
tutti d’egual misura in allerta fato ricordo
che se si sbaglia ancora finisce il mondo