Poesia

Arco di celeste luce

Di perduto angolarsi principi lungo il buio d’osservata vita rivolse al cielo d’amor preghiera,

in promessa si fece spalle un scelto peso in vie d’un concesso miracolo…

Che l’arco di celeste luce ormai si venne canto e parola nell’occhi soi di zittite labbra.

Non seppe regola nè piano nel seguir d’albe in sola letta natura un venire,

ma si curó d’istinto e impegno l’abbraccio in tal dono quei passi di raccolte strade…

Così composta d’impresse storie al petto si fece vita in ascolto d’un fanciullo spargere ormai reale il credere.

L’amarne vivo battaglie di pene in udir d’altrui vivere un arreso tempo,

le si fece voce d’un pacifico e coraggioso sacrificare profano d’arreso sanguinare innocente…

Sicchè dentro seppe una fede di stretta tenuta il possibile giungere.

Seppur l’attorno sue tappe s’ardeva d’infero malcostume in limitate abitudini un turbinio di confusione,

anche le volte d’un quasi invisibile esistere spiro di sottile eppur immenso sperare non le si vinse d’abbandono o sconforto…

Giacchè didentro ebbe presto d’infinità l’ali in compagno certo di visionario arrivo.

Solo del suo errare le si fece spada battito d’ogni colpevoli insicurezze,

in pronto morire volle quel sogno a tutti evitarne tristezze…

Poi in pegno tardó il suo stesso salvare dal vinto giudizio universale ahimè in pecco del suo troppo chino dare altrove proprie altezze.

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