Scorrere di vita che del suo passo non lascia scampo alcuno,
le volte di gioia che tendono alle cadute le braccia…
Seppur il ripartire non sempre trova con se lo stesso cuore.
D’ogni quale ragione si vien scritto un destino,
nulla che d’in se stessi solo si va l’incontro di forza…
Che nemmeno l’alba si concede svelata le tante ombre.
Allora anche le notti di vulcani nella mente,
nel cogliere un cucito d’anima regalano ancora un senso…
Come in dono al desiderio del perdono d’unico tempo.
Poi di ferma umiltà chiusa in una stretta gola punta dal vissuto,
s’apre come di vivo fiorito quel sole di sopravvissuta speranza…
Di rinnovato coraggio si regala battito in abbraccio al petto tuo.
Così si van d’abbandono certi dolori dalle ormai rimesse colpe,
giacché del suo meglio fare non si vince l’assenza d’errare…
Affinché l’ora di rendere miglior agito non vada morta mai.
Siccome dell’amore nemmeno verrà estinto l’esistere,
di sua essenza rinasce maestra universale fra i muri d’umani fallimenti…
Finché padrona di strade e giorni vien cura ai pentimenti.