Scoccata ogni ora matura di venuta lontana
gradini cui si fa slanciato ormai il passo
lento non sia concessione il ritmo
nessun fermo resta da fianco prossimo
che cultura mia di poco insegna
seppur gesta condite dell‘amar
dedita irrazionalità sia giudizio invidiato
di poco punta anticipa lo scivolo
schiva dal rendere moneta
che d‘obbligo peccato talune capitar ne concede
regola regina traduce il solito meschino
Il ferir non vien salutato di benvenuto
orecchio poggia accento in tuo sorriso
costato lacrime di una sensibilità rara
cotanta e tale regala altrui di nuovo viso levato
E del cattivo gioco armatura irrompe e sconfigge
che di vento lume é tua ragion di cuore