Poesia

Vento lume

Scoccata ogni ora matura di venuta lontana

gradini cui si fa slanciato ormai il passo

lento non sia concessione il ritmo

nessun fermo resta da fianco prossimo

che cultura mia di poco insegna

seppur gesta condite dell‘amar

dedita irrazionalità sia giudizio invidiato

di poco punta anticipa lo scivolo

schiva dal rendere moneta

che d‘obbligo peccato talune capitar ne concede

regola regina traduce il solito meschino

Il ferir non vien salutato di benvenuto

orecchio poggia accento in tuo sorriso

costato lacrime di una sensibilità rara

cotanta e tale regala altrui di nuovo viso levato

E del cattivo gioco armatura irrompe e sconfigge

che di vento lume é tua ragion di cuore

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