Poesia

Calibra natura d’amato

Alta quota terrena si fa rumor quel novio battere di prima spremuta,

nel volerne osare descritto persin l’infinito zittisce scorrere…

Giacché calibra natura d’amato per alto s’eleva volta propizia d’essenza priore.

Allora di tratto chiaro altresì come lesto guerriero inna padrone,

colta nel suo inequivocabile splendere sguardo par di fotografata eternal felicità l’espresso pura…

Nemmeno un sentito credere d’istante ne avrebbe saputo l’immagine né il vero.

Così ciascun torporeggiato orrore si salta in danza tal meritata forte gloria la sua parte,

di quelle migliaia di semine lungo buie vie all’incognita seppur ottempramente di corate profondità ch’or crociano fiorire…

Sicché d’immenso nel suo umile seder di fianco posto schiude emozionata l’ormai quieto suo vulcano.

Accesa anche si fa la ragione rinnovata nel suo passo nato di viver vista vita,

d’ogni sopperire le viene meno fatica nel dimenticarsi i ricordi…

Poiché consapevole tempo sappia sempre nullo perduto quel d’amare speso quando l’atteso si vuol scritto futuro d’unisone anime il da fare infine reso.

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