Poesia

Doccia di cristallo

Danze di gelo dal vedere lo sguardo si stolgono,

ancora del dove non si mostra delle volte in perduto…

Eppure di cuore in mente sona musica celeste.

Certa di tali ricordi che del libero nesso si van scoperta,

che le mille d’una sola verità si prestano alla penna…

D’un dolente sorriso che nutre l’ombra d’altrove mura ormai la dimora.

Così come una doccia di cristallo regna vivida d’arcobaleno,

al sapore d’una pace che il tanto volere si luma…

Poi il venuto tempo d’essere si colora di trasformata l’essenza.

Prigioni di proverbiale resistere sciolta d’aria le nubi,

finestre persino che d’aperta cornice abbracciano i sensi…

Al volgere delle pagine che di scritto si fan prova in gesti.

Poi di limpida acqua si schiudono finite le gocce d’un vano sudore,

calore di fiumi in ripa scesa dalle colline or di sveglio incanto…

Porsi d’orizzonte come novello prior di bel di vita.

Siccome del forte desiderio vien chiara natura in concerto,

anche l’oscure alture si fanno nel cammin di parte…

Sicchè di docile discesa vertigine vola via d’amor la sorte.

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