Poesia

Di niente bella

Faraone di origini cuore l’eco ego balla,

si vien fatta improvvisa quell’infinita dimenticanza…

Che diritti andava battendo d’amor il suono.

Di colpo ne vien chiaro di niente bella destino,

al domani teme ancor ricordo di perduto risveglio…

Rumore che si prese il trono d’in viver suo.

Eppure nel vuoto non le si é vinto l’inferno mai,

regina d’ogni imperfezione anzi, si volle pazzia…

Cosicché al vento resta narrata e in dimora sia.

Nelle forze del perdere non vien mancar d’ogni certo,

poiché le volte di scelto sacrificio vita donò…

Sinché poi lagrima le si paga di graffio eterno l’anima.

Sa di fresco il profumo di tal gusto immenso allora,

non le lasciaron neppur d’un estremo il senso…

Ogni prova d’amare ella ancor punta remo in verso.

Or forse sa del vivere quel meritato in vista,

da una vita attraversa in rondo strada da stagista…

Di giro in passo la sua corsa d’altre mani non lesta.

Cosi d’infinir nel qui ed assente non se ne pente,

vivrá intensa l’emozioni ora come e per sempre.

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